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Il racconto delle crisi alimentari tra media tradizionali e social network

Rapporto Osservatorio di Pavia 2025 a cura di Christian Ghelfi e Giuseppe Milazzo, ricercatori dello stesso Osservatorio.

OPEN ACCESS

October 20, 2025


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Le crisi alimentari rappresentano una sfida urgente e complessa del nostro tempo, con implicazioni profonde sulla salute, la stabilità sociale e lo sviluppo economico a livello globale. Secondo il “Global Report on Food Crises 2024” pubblicato dalla FAO e dal Programma Alimentare Mondiale (WFP), nel 2023 circa 282 milioni di persone in 59 paesi hanno affrontato livelli elevati di insicurezza alimentare acuta, necessitando di assistenza urgente per il sostentamento e la sicurezza alimentare.

Le principali cause di queste crisi sono riconducibili a conflitti armati, crisi climatiche e shock econo- mici, che compromettono la produzione e la distribuzione di cibo, aggravando la vulnerabilità delle popolazioni colpite. A queste cause, nel periodo esaminato, si è aggiunta l’emergenza globale causa- ta dalla diffusione della pandemia da Covid-19.

In questo contesto, i media svolgono un ruolo cruciale nel modellare la percezione pubblica delle crisi alimentari, influenzando la consapevolezza, le priorità politiche e le risposte della società civile. La narrazione proposta dai telegiornali di prima se- rata e dai social network può determinare il livello di attenzione dedicato al problema, le modalità di intervento e la mobilitazione delle risorse.

Questo rapporto si è proposto di indagare la copertura mediatica delle crisi alimentari nei media tradizionali e nei social network, con particolare attenzione ai telegiornali di prima serata e allo spazio pubblico di Facebook. L’indagine si è sviluppata su un arco temporale di cinque anni, dal 2020 al 2024, con l’obiettivo di comprendere come le crisi alimentari siano tematizzate nei diversi ambienti informa- tivi, quali siano i principali fattori scatenanti citati e quali attori emergano nel discorso mediatico.

Il percorso di ricerca seguito si è articolato in due fasi. Per quanto riguarda i telegiornali, è stato ana- lizzato un corpus di 213.465 notizie indicizzate nei principali telegiornali italiani di prima serata nel periodo 2020-2024, identificando 156 servizi che tematizzano in modo esplicito le crisi alimentari. I dati raccolti sono stati esaminati per individuare la distribuzione temporale dell’attenzione al tema, le cornici narrative prevalenti, il tipo di attori coinvolti e le caratteristiche narrative dell’informazione. Per l’analisi dei social media, è stato considerato un corpus di 6.871 post pubblicati su Facebook, valutando le caratteristiche lessicali prevalenti, i paesi più citati, i principali fattori scatenanti menzionati e la frequenza di riferimento agli attori internazionali.

Pur con un carattere essenzialmente esplorativo, l’analisi effettuata ha l’obiettivo di fornire un primo quadro della rappresentazione delle crisi alimentari nel panorama informativo italiano, evidenziando differenze e convergenze tra media tradizionali e social media, offrendo spunti per una riflessione critica sul ruolo dei media nella gestione e nel- la comprensione di tali emergenze, sulle priorità dell’agenda politica internazionale e quella dell’opinione pubblica in uno spaccato di social media rispetto a un tema di rilevanza globale.

This research output is related to

Spoke 07

Policy, behaviour and education

Smarter behaviors for healthier diets

Lead organisationUniBo

Spoke leaderMatteo Vittuari

Referred to

Spoke 07